Concerti

The King’s Singers, Peregrinación – Cattedrale di Firenze

The King’s Singers, il celebre gruppo maschile di musica vocale, ha incantato il pubblico accorso numeroso nel Duomo di Firenze in occasione dell’evento conclusivo di O flos colende, rassegna ideata e promossa dal suo direttore artistico Gabriele Giacomelli e giunta quest’anno alla XXVIII edizione. Un suggestivo concerto dove la perfetta intonazione e l’accordo puntuale delle voci ha plasmato forme trasparenti e levigate, quasi ad imitare e rispecchiare le simmetriche strutture delle navate e delle volte. L’ensemble inglese, fondato nel 1968 e composto attualmente dai controtenori Patrick Dunachie e Edward Robert Button, dal tenore Julian Gregory ,dai baritoni Christopher Bruerton e Nicholas Ashby e dal basso Piers Connor Kennedy, si è distinto infatti per la rotondità dell’emissione e per il nitore delle linee nonché per la freschezza e la varietà dei timbri.
Peregrinación – Musica dal Nuovo Mondo è il titolo del programma presentato a Firenze in prima assoluta per l’Italia e che si delinea come un originalissimo viaggio nella musica sacra del continente sudamericano, dai primi anni della conquista spagnola fino alle sperimentazioni contemporanee. Il concerto ci consente quindi di immergerci nella vivida e peculiare sensibilità delle popolazioni autoctone e di coglierne il rapporto non la tradizione devozionale cattolica, nel confronto soprattutto con la coeva e raffinatissima polifonia iberica. La musica dunque, al di là dei conflitti, come ponte tra le differenti spiritualità, possibilità di apertura e di arricchimento, in un’iniziativa che viene a cadere ad un mese dalla morte dell’argentino papa Bergoglio e a pochi giorni dall’elezione di Leone XIV, vescovo americano con esperienze in Perù. Un’iniziativa del resto nel contesto di un’edizione che ha messo al centro il tema del Giubileo “Pellegrini di speranza”, con un ciclo di incontri dove la meditazione su passi del Nuovo Testamento ha trovato il suo corrispettivo artistico nell’esecuzione del repertorio musicale della Cattedrale fiorentina.

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L’itinerario proposto dai King’s Singers prende le mosse da Hanaqpachap cussicuinin in lingua Quechua e intonato processionalmente dal centro del transetto verso la cappella dell’abside, in un canto di grande dolcezza che  nel suo avvicinarsi pare tornare alla luce da un lontano passato sepolto. Il secondo brano ci sbalza invece nel presente immettendoci direttamente nel tema del percorso, con La peregrinación racconto del viaggio di Maria e Giuseppe verso Betlemme composto da Ariel Ramirez su testo di Félix Luna. Seguono poi tre mottetti in latino dove spicca la composta trasparenza dell’ensemble e le nobili melodie sovrapposte di Sebastián de Vivanco, Giovanni IV del Portogallo e Tomás Luis de Victoria. Si ritorna al nostro tempo con Travel song di Gabriela Lena Frank, appunto una canzone di viaggio di cui i Cantori esaltano la ritmica e il gioco dei vocalizzi, collocandoci in uno spazio sospeso tra nuovo ed antico. Ancora in latino il Libera me di Antonio Lusitano, primo autore nero di questo genere musicale, a cui succedono due brani seicenteschi di Juan Gutiérrez de Padilla, compositore spagnolo naturalizzato messicano. Dopo il simpatico ed onomatopeico Pica-pau del brasiliano Heitor Villa-Lobos, chiude il percorso il Dulce Jesús mio, canto tradizionale boliviano dove i King’s Singers plasmano una toccante melodia e un incantevole coro a bocca chiusa. Come bis il Christe qui lux est dies di Robert White, elagantissimo mottetto rinascimentale che colpisce per gli affascinanti effetti di eco tra le volte, e una curiosa versione dell’overture de Il barbiere di Siviglia, dove il gruppo inglese dà prova della sua capacità di intrattenimento e di riprodurre puntualmente tutta l’orchestra.

Un viaggio dunque che va a comporre un mosaico policromo di suoni ed emozioni, mostrandoci quanto la bellezza possa essere occasione di incontro tra le culture e motivo di speranza oltre ogni divisione.

PEREGRINACIÓN
Musica dal Nuovo Mondo in occasione del Giubileo
“Pellegrini di speranza”

TRADIZIONALE QUECHUA (PERÙ)
Hanaqpachap cussicuinin
ARIEL RAMÍREZ (1921 – 2010)
FÉLIX LUNA (1925 – 2009)

La peregrinación arr. Peter Knight
SEBASTIÁN DE VIVANCO (1551 – 1622)
Versa est in luctum
GIOVANNI IV RE DI PORTOGALLO (1604 – 1656)
Crux fidelis
TOMÁS LUIS DE VICTORIA (1548 – 1611)
O quam gloriosum

GABRIELA LENA FRANK (1972)
Travel Song (da Tres Mitos de mi Tierra)
VICENTE LUSITANO (C. 1520 – 1561)
Libera me (da Heu me Domine)

JUAN GUTIÉRREZ DE PADILLA (C. 1590 – 1664)
De carámbanos el día viste
Tristis est anima mea
HEITOR VILLA-LOBOS (1887 – 1959)
Pica-Pau (Chôros n. 3)

TRADIZIONALE DELLA BOLIVIA
Dulce Jesús mio

THE KING’S SINGERS
Patrick Dunachie controtenore
Edward Robert Button controtenore
Julian Gregory tenore
Christopher Bruerton baritono
Nicholas Ashby baritono
Piers Connor Kennedy basso 23