Concerti 2021

Omaggio ad Amilcare Ponchielli

Dal 1907 il teatro gioiello creato da Luigi Canonica nel cuore di Cremona è intitolato ad Amilcare Ponchielli. Il compositore, nato nella vicina Paderno Fasolaro è indubbiamente degno di celebrazione, se ne accorse anche Walt Disney che nel 1940 incluse la “Danza delle ore” nel celebre film d’animazione “Fantasia”. In questo caso la voglia di fare risuonare le note del genio cremonese nel teatro a lui dedicato è ancora più grande se si considera che l’occasione è una grande festa musicale: un concerto per la riapertura del teatro dopo mesi di fermo sanitario. Un concerto tutto votato al verismo che tocca il maestro autore della celebra Gioconda e poi i suoi allievi Puccini e Giordano

Nella prima parte del concerto il Maestro Valerio Galli guida la Filarmonica dell’Opera Italiana “Bruno Bartoletti” nell’esecuzione del preludio da “La Gioconda”: il gesto sicuro e vigoroso del direttore fa vibrare con fremito passionale le sonorità della compagine orchestrale.

Luciano Ganci, al suo primo ingresso in scena è chiamato ad affrontare un altro brano da “La Gioconda”, l’aria “Cielo! e mar!”, un vero e proprio cimento per chiunque interpreti il ruolo di Enzo. Il tenore romano offre una lettura intrisa di emozione ed estatico abbandono, la voce, caratterizzata da un sensuale timbro caldo ed ambrato, si dispiega con grande duttilità a tutte le altezze del pentagramma. Pur trattandosi di un’esecuzione di una singola aria, è degna di nota la totale immedesimazione dell’interprete e la grande varietà nell’accento.

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Luciano Ganci

La Filarmonica Bartoletti prosegue nel programma affrontando l’ouverture da “I Lituani”, opera desueta del catalogo di Ponchielli. Ad una prima parte dove prevalgono accenti più distesi e lirici, ne segue una caratterizzata da ritmo brioso e sonorità infuocate che il Maestro Galli sa far risaltare con giusto impeto.

Con l’ingresso di Anna Pirozzi, l’altra protagonista del concerto, si ritorna all’opera “La Gioconda” e, nello specifico, viene proposta la celebre aria “Suicidio!”. Il soprano napoletano attacca il brano con voce a dir poco torrenziale, che sprigiona una colonna di suono compatta e di ampio volume nella grande sala del teatro. L’esecuzione convince grazie ad un buon controllo tecnico, assenza di forzature e pertinenza nell’accento. 

L’omaggio al compositore cremonese si conclude con la famosissima “Danza delle ore”, tratta anch’essa da “La Gioconda”. La Filarmonica Bartoletti segue puntualmente le indicazioni inspirate del Maestro Galli, proseguendo compatta, delicata verso il vertiginoso finale dove spicca, tra l’altro la precisione dello strumentista che suona il triangolo.

Il programma del concerto prosegue con l’omaggio ad un grande esponente della Giovane Scuola, Pietro Mascagni. I due artisti protagonisti della serata sono ora chiamati ad interpretare il duetto “Tu qui Santuzza” da “Cavalleria rusticana”: le voci dei due interpreti si uniscono perfettamente in un’amalgama passionale ed emotivamente travolgente. Luciano Ganci offre una visione del personaggio di Turiddu spaccone e disinteressato mentre Anna Pirozzi trasmette perfettamente, grazie al prezioso dominio del suono e del canto sul fiato, le suppliche di una donna innamorata e ferita. A seguire il Maestro Galli conduce la Filarmonica Bartoletti nell’esecuzione dell’Intermezzo tratto sempre da “Cavalleria rusticana”, un intreccio di sonorità dolcissime e delicatissime nelle quali il direttore, in perfetta armonia con gli orchestrali, riesce a sbalzare pennellate di colori davvero toccanti e commoventi.

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Anna Pirozzi, Luciano Ganci e Valerio Galli.

La terza parte del concerto è dedicata a Giacomo Puccini, autore tra i più amati del teatro musicale di tutti i tempi. Anna Pirozzi è chiamata ad aprire questo omaggio al compositore di Lucca con “Vissi d’arte” da Tosca in un’esecuzione densa di pathos e fervente abbandono, siglata, nel finale, da un acuto luminoso seguito da un impalpabile filato. 

Il tenore Luciano Ganci affronta successivamente un altro brano da Tosca, il celeberrimo “E lucevan le stelle”, dove il tenore romano cesella con accenti disperati le rime poetiche scritte da Illica e Giacosa e rende perfettamente lo stato d’animo del poeta Cavaradossi grazie a seducenti colori vocali chiaroscurali. 

I due artisti affrontano poi un terzo brano tratto da Tosca, il duetto di primo atto “Mario! Mario! Mario!”. Anche in questa occasione si nota la loro ottima intesa vocale, il buon equilibrio dei timbri sia per colore sia per volume; grande intesa anche sotto l’aspetto interpretativo, dove giocando sulle parole del libretto (i famosi occhi azzurrini del dipinto della Madonna che Tosca vede piuttosto come quelli dell’Attavanti) creano inoltre un simpatico siparietto che diverte e conquista il pubblico.

Si prosegue nel segno di Puccini e l’aria “Sola, perduta, abbandonata” da Manon Lescaut: qui Anna Pirozzi tratteggia un’eroina volitiva, che dopo un primo momento di terrore davanti alla morte, oramai prossima, sceglie di aggrapparsi alla vita, come testimoniato dall’acuto finale, scagliato con impressionante ampiezza e vigore. 

Il programma del concerto si conclude con l’aria di Calaf “Nessun dorma”, da Turandot, forse l’aria pucciniana più conosciuta in assoluto. Luciano Ganci veste perfettamente i panni del principe innamorato e ancora una volta convince per il bel colore solare della voce, il travolgente abbandono del fraseggio e sigla la chiusura del brano con un acuto squillante che scatena, come prevedibile l’entusiasmo del pubblico.

Al termine del programma il pubblico in sala, dopo aver dispensato generosi applausi al termine dei singoli brani, saluta festante gli interpreti, il direttore e l’orchestra chiedendo a gran voce l’esecuzione di un bis. Viene quindi concessa nuovamente l’esecuzione del duetto di “Cavalleria rusticana” che, valorizzata dal temperamento vocale ed interpretativo di Ganci e della Pirozzi, accende nuovamente l’entusiasmo del pubblico. Sulle note della “Danza delle ore”, ripetuta nella sua parte conclusiva, ci accomiatiamo dal teatro al termine di questa bella serata di musica che finalmente ha riacceso le emozioni dal vivo, di cui tutti avevamo tanto bisogno.

OMAGGIO AD AMILCARE PONCHIELLI – Teatro Amilcare Ponchielli Cremona

FILARMONICA DELL’OPERA ITALIANA “BRUNO BARTOLETTI”

Anna Pirozzi soprano 
Luciano Ganci tenore
 Valerio Galli direttore

sabato 15 maggio ore 20.00

FOTO PER GENTILE CONCESSIONE DEL TEATRO