Spettacoli

Don Giovanni – Teatro Ristori, Verona

Per la rassegna Mozart a Verona, giunta alla sua quinta edizione, il Teatro Ristori propone all’interno della sua Stagione Artistica, due recite del Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart.

Capolavoro assoluto, rappresentato trionfalmente a Praga nell’ottobre del 1787, è il secondo frutto della collaborazione fra Mozart e il librettista Lorenzo da Ponte. Dopo il successo delle Nozze di Figaro, il testo prescelto fu un soggetto che era già stato messo in musica da altri illustri compositori del tempo. Il risultato fu la più alta raffigurazione che il protagonista potesse avere, non solo ma immortalando la fusione fra genere buffo e serio come mai prima si era potuto vedere e, soprattutto, udire nel campo dell’opera; l’ultima collaborazione, prima che il librettista venisse licenziato dal nuovo Imperatore Giuseppe II, fu Così fan tutte.

L’opera viene rappresentata in forma scemi scenica; i cantanti interagiscono al proscenio, con l’Orchestra alle spalle che ne ha, inevitabilmente, limitato il suono per dare però più risalto alle voci (e che voci!). Anche la Galleria e la Platea divengono parte della mise en space, con pochi ma efficaci arredi di scena (impressionanti le due bare a Finale di opera con il Commendatore che spinge a forza un recalcitrante don Giovanni, con vapori sulfurei che scaturiscono da dietro gli arredi funebri). Molti i momenti interessanti e pieni di spunti e controscene perfettamente realizzati; l’arrivo di Donna Elvira con abbigliamento da viaggio e trolley abbinata al vestito, la scena finale di cui si è scritto sopra, la scena del cimitero si imprime per la grande prova di recitazione muta del protagonista che guarda con occhi dubbiosi e al contempo spaventati la bara chiusa che sta di fianco a quella del Commendatore (sarà la stessa in cui il Commendatore spingerà il libertino); i costumi molto eleganti di Sara Marcucci donano all’insieme un tocco di realismo, a tratti molto efficace. Molto di questa perfetta riuscita dello spettacolo del bravissimo Gianmaria Aliverta si deve a un cast che non solo a livello vocale ma anche a livello di recitazione assurge a livelli di eccellenza incredibili. Scenicamente abbiamo visto quanto un perfetto ingranaggio di squadra possa trasformarsi in una delle più entusiasmanti serate  a cui chi scrive, abbia mai assistito, dove le imperfezioni, minime peraltro,  diventano irrilevanti davanti a tanta professionalità e immedesimazione. Dal primo all’ultimo istante non vi è stato un momento di cedimento, di tensione o scollamento, che comunque sarebbe stato riassorbito nel giro di un millesimo di istante; il tempo è scivolato via e si è arrivati alla fine dello spettacolo convinti di aver assistito a qualcosa di unico e raro.

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Don Giovanni – Verona 2024

La direzione di Massimo Raccanelli è tesa come un arco, i recitativi perfetti nei tempi e nelle dinamiche, sa abbandonarsi ai momenti di canto amoroso e disteso con accenti toccanti e penetranti (esempio, l’aria di don Ottavio Dalla sua pace, quasi mormorata sia da tenore che da Orchestra, il tutto abbellito da variazioni e cadenze di ottimo gusto); i vari momenti di concitazione in cui si avvertiva una fusione fra voci e Orchestra, frutto di una professionalità e serietà encomiabili (non dimentichiamo che molto spesso i cantanti non vedevano il Direttore, avendolo alle spalle). Una grandissima prova, salutata da un meritatissimo trionfo.

Quanto al Cast in parte abbiamo scritto ma andiamo nello specifico.

Lodovico Filippo Ravizza è un personaggio imponente, dotato di una tecnica ferratissima che gli permette (e questo è comune denominatore di tutto il Cast) di risolvere sempre sul canto i recitativi; viene a capo di tutti i passaggi che richiedono imponenza e carattere e sa piegarsi alle più leggere sfumature, come la Serenata, splendidamente eseguita a fior di labbro, ha ben evidenziato.

Sullo stesso livello il Leporello gigantesco di Marco Filippo Romano, degno servitore di tale libertino, con un fondo di opportunismo, neppure malamente celato, che alla fine dell’opera, dopo il finale moraleggiante, si impossessa della giacca di don Giovanni, cosa che ci fa intuire cosa e chi diverrà; vocalmente irreprensibile anzi, in più punti si sentiva lo studio sul metodo di canto alla Bruscantini, cosa che gli ha permesso di primeggiare in più punti e avere, anche lui, il successo meritato.

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Don Giovanni – Verona 2024

Julian Prégardien dona a don Ottavio note carezzevoli e di notevole spessore, come l’aria di cui si è scritto sopra ha ben evidenziato.

Veemente nel canto e imperiosa sulla scena donna Elvira di Valentina Mastrangelo, anch’essa dotata di ottima tecnica che le ha anche permesso accenti patetici e toccanti.

Anche Caterina Marchesini si impone come personaggio di grande spicco e la sua donna Anna è ricca di spunti affascinanti; la sua sete e brama di vendetta trova il perfetto contraltare col personaggio di don Ottavio; l’esecuzione delle sue arie sono stati fra i tanti momenti di alta interpretazione.

Perfetta la coppia Masetto/Zerlina affidata a Giovanni Luca Failla e  Georgia Tryfona, dal canto spontaneo e scenicamente irreprensibile.

Scenicamente valido il Commendatore di Renzo Ran.

Eccellente il Coro Andrea Palladio, ottimamente preparato da Enrico Zanovello, anche se un poco sacrificato, essendo dietro Orchestra e cantanti ma preciso e corretto nei suoi interventi.

Il numeroso e attentissimo pubblico ha salutato la rappresentazioni con un meritatissimo e a volte quasi trionfale successo.

MOZART A VERONA – V EDIZIONE

Teatro Ristori

IL DISSOLUTO PUNITO ossia il DON GIOVANNI
Dramma giocoso in due atti
Libretto di Lorenzo da Ponte
Musica di Wolfgang Amadeus Mozart

Don Giovanni Lodovico Filippo Ravizza
Leporello Marco Filippo Romano
Don Ottavio Julian Prégardien
Donna Elvira Valentina Mastrangelo
Donna Anna Caterina Marchesini
Masetto Giovanni Luca Failla
Zerlina Georgia Tryfona
Il Commendatore Renzo Ran

Orchestra Frau Musika
Direttore Massimo Raccanelli

Coro Andrea Palladio
Maestro del Coro Enrico Zanovello

Regia Gianmaria Aliverta
Costumi Sara Marcucci

Verona, Teatro Ristori, 25 gennaio 2024

Foto: ENNEVI