Danza

Giselle – Teatro Massimo Bellini, Catania

Ultimo appuntamento dell’apprezzatissima stagione di Opere e Balletti 2022/2023 prima della pausa estiva, sul palcoscenico del Teatro Massimo Bellini di Catania torna con passo lieve ed elegante Giselle, nella versione dei solisti e del Corpo di ballo dell’Opera Nazionale di Bucarest. Sul podio dell’Orchestra dell’Ente lirico etneo il maestro bulgaro Krastin Nastev, bacchetta di chiara fama.
Capolavoro tra i più celebri del vasto repertorio della danza mondiale, Giselle rappresenta il balletto classico-romantico per antonomasia in riferimento agli elementi stilistici, tecnici ed espressivi che lo caratterizzano. Molte brillanti personalità artistiche contribuirono alla realizzazione dell’opera, a partire dallo scrittore Théophile Gautier, sollecitato dall’intento di onorare le eccellenti doti della prima interprete, la ballerina Carlotta Grisi; Gautier è autore del libretto insieme a Jules-Henri Vernoy de Saint-Georges. La partitura fu composta in breve tempo dal compositore Adolphe-Charles Adam, illustre autore di opere liriche e balletto, mentre la coreografia fu affidata a Jean Coralli per le scene d’insieme, laddove i passi della prima ballerina furono creati da un altro notissimo coreografo, Jules Perrot, maestro e compagno della primadonna. La première ebbe luogo con straordinario successo all’Opéra di Parigi il 28 giugno 1841, protagonisti la Grisi nel ruolo del titolo e Lucien Petipa in quello di Albrecht. Diversamente da quanto accaduto per altri balletti romantici, la coreografia originale di Giselle non ha subito rilevanti modifiche nel corso degli anni. Solo dopo il 1868 Marius Petipa, fratello del primo interprete del balletto, Lucien, operò un adattamento di Giselle alla tradizione della scuola russa, apportando dei tagli soprattutto nelle scene mimate e nella variazione che la protagonista esegue nel primo atto.

Giselle_Catania
Cristina Dijmaru, Robert Enache


Dalla sua creazione fino ad oggi questo grande classico della danza emoziona e tocca la sensibilità dello spettatore, specialmente per la profondità introspettiva e l’intensità poetica con cui il tragico tema viene tradotto dai plastici corpi in movimento dei danzatori in una coinvolgente sintesi di drammaturgia, danza e musica. Il balletto è suddiviso in due atti: il primo riguarda la vicenda di Giselle, una giovane contadina che vive in una casetta con sua madre Berthe e si innamora perdutamente del principe Albrecht, credendolo un contadino come lei; quando la ragazza scopre di essere stata ingannata dal principe, fidanzato alla nobile Bathilde, impazzisce e muore per un dolore che le ferma il cuore per sempre; la tragedia si consuma tra gli sguardi inorriditi dei presenti e lo strazio della madre. Il secondo atto invece riguarda la leggenda delle Villi, nome con il quale, nella mitologia dei popoli slavi, si designano gli spiriti di ragazze morte infelici perché tradite o abbandonate prima del matrimonio. Non riuscendo a trovare riposo eterno nella morte, ogni notte le Villi vagano in cerca dei loro traditori e li costringono, con l’aiuto di rametti di vischio apparentemente magici, a ballare febbrilmente fino a provocarne la morte per sfinimento; solo allora le fate notturne si dileguano e con esse svanisce, finalmente placato, il fantasma della fanciulla morta per amore. Ma l’amore di Giselle per Albrecht è talmente grande, eterno, assoluto, invincibile da superare e sublimare il trauma dell’abbandono, da indurla a perdonare il tradimento senza nutrire alcun risentimento e ritornare in spirito con la volontà di salvargli la vita, anche se egli è stato la principale causa della sua morte.

Giselle_Catania
Cristina Dijmaru, Robert Enache


L’allestimento del Bellini vede protagonista il Balletto dell’Opera Nazionale di Bucarest, la principale compagnia di opera e balletto in Romania, che ha sede in un edificio storico della capitale costruito nel 1953; la sua lunga storia e tradizione, iniziata nel 1885, è stata istituzionalizzata negli anni Venti del Novecento. Con l’attuale direzione artistica di Alin Gheorghiu, che è stato primo ballerino della compagnia, e la recente direzione del balletto assegnata a Laura Blica Toader, tra solisti e corpo di ballo conta su una compagine di quasi cento artisti di talento. La versione coreografica proposta a Catania viene qui adattata dal danzatore, maestro e coreografo Mihai Babuşka, diplomato alla Scuola Accademica del Gran Teatro di Mosca, noto per la sua fedeltà alla formazione tecnica della scuola russa, a cui apporta comunque una visione aperta alle nuove tendenze. Le scenografie sono di Adriana Urmuzescu. Nei ruoli principali Cristina Dijmaru (Giselle), Robert Enache (Albrecht), Sergiu Dan (Hans), Rin Okuno (Myrtha, Regina delle Villi), chiamati ad animare la narrazione, divisa tra il primo atto ricco di colori e il ballet blanc del secondo.

Giselle_Catania
Cristina Dijmaru, Robert Enache


Si apre il sipario e subito la musica, grazie ad una straordinaria partitura ben eseguita dall’Orchestra del Bellini, si fa luce nel movimento armonioso dei danzatori che ci guidano dentro alla magia di un sogno d’amore senza tempo, amore romantico che trascende la dimensione umana. Punto di unione tra le due sfere, quella umana e quella sovrumana, e tra i due atti, il primo realistico e il secondo spirituale, è Giselle, perfettamente incarnata da Cristina Dijmaru, eterea ed espressiva, dotata di un tecnicismo che ci stupisce e ci emoziona. La sua bellezza contempera vitalità e leggerezza e soprattutto nel ballet blanc del secondo atto diventa anima candida, evanescente, lieve. L’anima leggera danza nel corpo luminoso di Giselle, con la flessibilità del giunco, con la grazia delle ninfee; e proprio come una ninfea odorosa sembra scivolare magicamente sulle tavole del palcoscenico quasi fossero lo specchio liquido di un lago. Gira Giselle con funambolici tours en l’air, volteggia con volo di farfalla e vince librandosi in alto la forza di gravità; gira e il suo roteare diventa quasi ipnotico, ci riporta al ricordo di una minuscola ballerina col suo tutù bianco che danza al suono melanconico e seducente di un vecchio carillon.

Giselle_Catania
Cristina Dijmaru, Robert Enache

Anche le bellissime scenografie di Adriana Urmuzescu contribuiscono a creare la dimensione onirica, mistica, lunare: assai suggestiva la Luna che sembra essere l’iride di un grande occhio indagatore e fa da sfondo alle danze solistiche e a quelle d’insieme in perfetto equilibrio nella struttura coreografica.
Particolarmente intenso e maturo nella sua interpretazione Robert Enache (Albrecht), dotato di ottima tecnica e stile elegante, dà vita ad un personaggio passionale e romantico.
Atletico e dotato di grande presenza scenica, sia negli assolo che nei passi a due il danzatore si esprime con un virtuosismo che rende la sua interpretazione estremamente carismatica e poetica. Un generale plauso va a tutti i solisti e all’intero corpo dei ballerini per aver creato uno spettacolo dal forte potere evocativo che riscuote grande apprezzamento da parte del pubblico in sala.

Giselle
Balletto in due atti

Musica di Adolphe-Charles Adam
Coreografie Jean Coralli, Jules Perrot, Marius Petipa
Balletto del Teatro Nazionale dell’Opera di Bucarest
con la partecipazione dei solisti e del Corpo di ballo

Mihai Babuşka allestimento e direzione
Adriana Urmuzescu scenografie
Alin Gheorghiu direzione artistica
Laura Blica Toader direttrice del balletto

Krastin Nastev direttore

Orchestra e Tecnici del Teatro Massimo Bellini

Cast

Giselle Cristina Dijmaru
Albrecht Robert Enache
Hans Sergiu Dan
Myrtha, Regina delle Villi Rin Okuno
Pas De Deux dei contadini Erina Yoshie & Ionut Dinita
Moyna (Villi) Greta Nita
Zulma (Villi) Kana Arai
Bertha, madre di Giselle Lacramioara Proca
Wilfrid, scudiero di Albrecht Virgil Ciocoiu
Duca di Curlandia Florin Mihalache
Bathilda, promessa sposa di Albrecht Laura Blica
Contadini Narcis Niculaie, Maxime Latapie, Cristian Susu,
Jacob Connor, Adrian Ionescu, Stefan Meter

Suite: Mircea Ionita , Olena Sabosia, Alina Korzova

Villi II ATTO
Alessia Montesardo, Ruxandra Necula, Alina Korzova, Brina Yoshie, Andreea Valean, Katrin Kennedy, Olena Sabosia, Ana Toderica, Andrea Caleffi, Teodora Szabadi, Octavia Cristea, Isabela Maciuca, Carmen Pìndaru, Maria Ungureanu, Karen Saito, Maria Savastre, Gabriela Durleci, Amyra Badro.