Spettacoli 2021

Pagliacci

Pagliacci_Torino_2021

Penultimo appuntamento con il Regio Opera Festival nel Cortile del Palazzo dell’Arsenale. Pagliacci torna al Regio di Torino e lo fa in grande spolvero. Il Regio Opera Festival fa un tuffo in avanti negli anni dopo i due deliziosi intermezzi settecenteschi messi in scena nelle settimane precedenti e Stefano Montanari torna sul podio dell’Orchestra del Teatro Regio dopo L’Elisir d’amore registrato la scorsa primavera per essere diffuso via internet dal teatro. Spicca l’attenzione di Montanari per la melodia e la cantabilità nonché una grande intesa a livello drammaturgico con i solisti e con gli eccellenti cori in palcoscenico e si percepiscono fin dalle prime note l’intensità ed il vigore del gesto, intensità che non lascia spazio a eccessi o enfasi esagerata, anzi la pulizia e la sobrietà del suono dell’orchestra sono di maggiore effetto. Il palcoscenico, con scenografie ovviamente fisse, è la ricostruzione di una periferia negli anni subito seguenti il secondo conflitto mondiale, come testimonia l’enorme graffito “VINCERE” sul fondale che ricrea un muro di mattoni piuttosto cadente. Sulla sinistra si vede invece la facciata di una bassa palazzina con in cima una terrazza (che sarà il rifugio di Nedda e Silvio) e sulla destra un palcoscenico di fortuna in legno con un filo di lampadine che corre tra esso e la palazzina. Efficacissimi anche i costumi, di Paolo Ventura così come le scenografie, per questi Pagliacci dal gusto neorealista, Felliniano oserei dire, ottima ripresa e adattamento di Anna Maria Bruzzese dell’allestimento visto al Regio nella stagione 2016/17 per la Regia di Gabriele Lavia.

Pagliacci_Torino_2021

Il buonissimo cast vede impegnata Valeria Sepe nel ruolo di Nedda. La voce è calda, il suono è rotondo e l’intera prova gronda di empatia per il personaggio fin dall’esordio. Commovente “Qual fiamma avea nel guardo” e strazianti i momenti finali e la dignitosa risolutezza con cui interpreta gli ultimi istanti di vita di Nedda. Altra prova maiuscola, al debutto nel ruolo, è quella di Jonathan Tetelman come Canio. La solidità dell’emissione, lo squillo e l’eccellente capacità di proiezione si accompagnano ad un ottimo fraseggio e la sua interpretazione di “Vesti la giubba” lo rende il beniamino del pubblico presente. Non delude Misha Kiria nei panni di Tonio, il baritono georgiano ha volume da vendere, dizione impeccabile e ottime capacità attoriali che traspaiono molto bene anche nel canto. Bene anche Alessio Arduini nei panni di Silvio ma il registro acuto non appare scevro di qualche velatura ed il fraseggio risulta abbastanza generico. Leggermente in difficoltà Andrea Giovannini con la Serenata di Arlecchino, peccato perché la sua interpretazione del ruolo di Peppe è stata altrimenti assolutamente godibile.

Pagliacci_Torino_2021

Chiudono questo cast complessivamente davvero molto buono Giuseppe Capoferri e Marino Capettini, due buonissimi contadini. Bellissima sorpresa estiva questo Pagliacci ben riuscito, fa piacere constatare l’altissima qualità che il Teatro Regio è riuscito a portare in scena durante l’estate per questo Regio Opera Festival che giunge purtroppo quasi al termine. Il prossimo appuntamento è con Il Barbiere di Siviglia l’11 settembre e in seguito, come annunciato recentemente, tra ottobre e dicembre il Teatro Regio si farà itinerante, “Metropolitano” e si sposterà fino al termine della prima tranche di lavori per offrire 32 appuntamenti tra opera, balletti e concerti sinfonici e corali in luoghi storici della città e collaborazioni per un teatro diffuso con istituzioni quali il Museo Egizio, l’Accademia Albertina di Belle Arti, l’Archivio di Stato e i Musei Reali. Il programma completo di “Regio Metropolitano” verrà presentato al pubblico il 10 settembre, nell’attesa non si può che complimentarsi con quanti lavorano alacremente per il teatro simbolo della città di Torino.

Pagliacci

Dramma in un prologo e due atti
Libretto di Ruggero Leoncavallo
Musica di Ruggero Leoncavallo

Personaggi e Interpreti

Nedda (Colombina) Valeria Sepe
Canio (Pagliaccio) Jonathan Tetelman
Tonio (Taddeo) Misha Kiria
Peppe (Arlecchino) Andrea Giovannini
Silvio Alessio Arduini
Primo contadino Giuseppe Capoferri
Secondo contadino Marino Capettini

Direttore d’orchestra Stefano Montanari
Messa in scena Anna Maria Bruzzese
Scene e costumi Paolo Ventura
Luci Andrea Anfossi
Direttore dell’allestimento Claudia Boasso

Maestro del coro di voci bianche Claudio Fenoglio
Maestro del coro Andrea Secchi
Orchestra e Coro Teatro Regio Torino
Coro di voci bianche Teatro Regio Torino

Allestimento Teatro Regio Torino

Foto Ramella & Giannese, cortesia del Teatro Regio