Il Barbiere di Siviglia (streaming)

La stagione lirica 2020 del Teatro Municipale di Piacenza prosegue con “Il barbiere di Siviglia” di Gioachino Rossini, trasmesso in streaming attraverso il canale YouTube Opera streaming.

Dopo l’inaugurazione dello scorso ottobre con “Aci, Galatea e Polifemo” di Georg Friedrich Händel, la stagione lirica 2020 del Teatro Municipale di Piacenza prosegue con “Il barbiere di Siviglia”, titolo tra i più conosciuti del catalogo di Gioachino Rossini e tra i più amati dal pubblico di tutto il mondo. L’allestimento proposto è quello concepito da Beppe de Tomasi per il Teatro Regio di Parma nel 2005. Uno spettacolo godibile e di impronta tradizionale, rivisitato in questa occasione dal regista novarese Renato Bonajuto per garantire il rispetto dei protocolli sanitari anti Covid: distanziamento, utilizzo delle mascherine e attenzione a ridurre il più possibile i contatti tra gli artisti. Il progetto registico è efficace e il suo merito principale è quello di rendere impercettibile allo spettatore lo studio rigoroso e meticoloso di ogni singolo movimento scenico, costruito nel costante rispetto delle già citate norme di contenimento epidemiologico. Elegante la scena fissa, firmata da Poppi Ranchetti, dominata da una sorta di gigantesca gabbia nera tutta traforata alla guisa di pizzo e che echeggia a motivi spagnoli, le cui pareti si aprono o si richiudono a seconda delle situazioni. Notevoli i costumi, variopinti e in stile, curati da Artemio Cabassi. Funzionale e ben riuscito il gioco di luci a firma di Michele Cremona.

Sul podio il Maestro Nikolas Nägele, Kapellmeister alla Deutsche Oper di Berlino, dirige la partitura con gesto rigoroso e stilisticamente pertinente. L’Orchestra Arturo Toscanini asseconda le intenzioni del Maestro Concertatore sostenendo un ritmo brillante e leggero per tutta la partitura.
Pur con l’attenuante di un ascolto via streaming, la compagnia di canto appare di buon livello, con alcuni distinguo.
Nel ruolo di Figaro, Roberto de Candia si conferma artista di livello mostrando appropriatezza stilistica, fraseggio penetrante e raffinato, adeguato controllo della linea. L’interprete è convincente e riesce a sbalzare un personaggio arguto e ironico.
Dopo il recente successo di critica ottenuto nel ruolo di Galatea bella già citata produzione inaugurale della stagione, torna a calcare le tavole del Teatro Municipale il mezzosoprano piacentino Giuseppina Bridelli. La sua Rosina affascina per il timbro dal colore ambrato, un registro centrale saldo e luminoso e per l’appropriatezza dell’accento. La frequentazione del repertorio barocco consente un buon dominio del canto di coloratura e il gusto nell’interpolazione delle variazioni.

Il ruolo del Conte d’Almaviva rappresenta un cimento vocale particolarmente impegnativo; il giovanissimo tenore Manuel Amati, poco meno che venticinquenne, fa sfoggio di una voce dal bel colore chiaro e di buone intenzioni tecnico-interpretative. Nonostante l’innegabile impegno e il buon materiale, si nota tuttavia come il ruolo sia forse troppo precoce: una maggiore frequentazione del palcoscenico consentirà di maturare una più proficua sicurezza vocale e disinvoltura scenica.
Nel ruolo di Don Bartolo, Marco Filippo Romano offre una prova notevolissima: finalmente un personaggio giovanile, ironico e divertente, ma mai volgare, sempre elegante e raffinato. La lunga frequentazione con il personaggio si riflette nel buon dominio tecnico della scrittura e nella disinvoltura interpretativa sulla scena.
Mattia Denti è un Don Basilio efficace grazie al bel colore della voce da basso profondo e ad una buona immedesimazione scenico-interpretativa.
Degna di nota Stefania Ferrari che interpreta Berta con freschezza e simpatia; pregevole, poi, l’esecuzione dell’aria “Il vecchiotto cerca moglie”.
Completano la locandina Francesco Cascione, Fiorello, Michele Zaccaria, Ambrogio e Simone Tansini, un ufficiale.
Adeguata, infine, la prova del Coro del Teatro Municipale le di Piacenza, qui ridotto, come richiesto dalla partitura,alle sole sezioni maschili, con sicurezza dall’affidabile Maestro Corrado Casati.
Efficace la ripresa streaming dello spettacolo, puntuale nel focalizzarsi sui momenti topici della rappresentazione e nel cogliere i particolari salienti delle espressioni e dei movimenti degli interpreti.
Al termine della rappresentazione gli artisti ringraziano il pubblico con l’ormai tristemente noto rituale delle uscite singole e collettive nel silenzio della sala, rotto solo dagli applausi degli orchestrali e delle maestranze. Avendo assistito in altre occasioni a questa stessa produzione, al termine dello spettacolo, rimane in questa occasione un inevitabile senso di vuoto e di incompiuto, colmabile solo con la magia, speriamo presto, del ritorno allo spettacolo dal vivo.

Teatro Municipale di Piacenza
IL BARBIERE DI SIVIGLIA
Melodramma buffo in due atti di Cesare Sterbini
Musica di Gioachino Rossini

Conte d’Almaviva Manuel Amati
Don Bartolo Marco Filippo Romano
Rosina Giuseppina Bridelli
Figaro Roberto de Candia
Don Basilio Mattia Denti
Berta Stefania Ferrari
Fiorello Francesco Cascione
Ambrogio Michele Zaccaria
Un ufficiale Simone Tansini

Orchestra dell’Emilia-Romagna Arturo Toscanini
Coro del Teatro Municipale di Piacenza
Direttore Nikolas Nägele
Maestro del coro Corrado Casati
Regia Beppe de Tomasi
Ripresa da Renato Bonajuto
Scene Poppi Ranchetti
Costumi Artemio Cabassi
Luci Michele Cremona

Opera in streaming, 20 dicembre 2020

FOTO PER GENTILE CONCESSIONE DEL TEATRO