2019

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EDUARDO E CRISTINA – CD NAXOS 2019 [Marco Faverzani/Giorgio Panigati] – 20 luglio 2019
Il 12 luglio 2019, l’etichetta discografica NAXOS, pubblica la registrazione della rara opera rossiniana avvenuta in forma di concerto a Wildbad nel luglio 2017.
L’opera seria Eduardo e Cristina, di Gioachino Rossini, viene rappresentata per la prima volta a Venezia, nel Teatro San Benedetto, il 24 aprile 1819. Il libretto di Andrea Tottola con l’ausilio di Gherardo Bevilacqua Aldobrandini trae ispirazione dal libretto Odoardo e Cristina, redatto pochi anni prima da Giovanni Schmidt per la musica di Stefano Pavesi. Il testo di Tottola rappresenta un esemplare del cosidetto “centone” ovvero un adattamento funzionale a brani compositivi di fatto già esistenti ma sconosciuti al pubblico della prima veneziana. La quasi totalità della partitura, in particolare, costituisce un continuo rimando ad altre opere dell’autore pesarese: da Adelaide di Borgogna ad Ermione, da Ricciardo e Zoraide a Mosè in Egitto. La vicenda narra del matrimonio segreto tra Cristina, figlia del Re di Svezia Carlo, ed Eduardo generale svedese. Cristina viene promessa in sposa, dal padre, al principe scozzese Giacomo. La principessa ne rifiuta però la mano, senza ammettere il suo amore segreto con Eduardo, neppure dopo che si viene a scoprire del figlio nato dal loro amore. I due protagonisti vengono fatti imprigionare sino a quando Eduardo riuscirà a sventare un attacco dei nemici russi e verrà dunque acclamato come eroe, ottenendo il perdono del sovrano e il permesso di unirsi in matrimonio con la propria amata.Unica opera del catalogo mancante al ROF, in questi anni di prezioso lavoro sulle edizioni critiche delle partiture rossiniane, viene presentata all’annuale festival rossiniano di Bad Wildbad nel 1997. Oggi la manifestazione ha superato la sua trentesima edizione e continua a richiamare un pubblico internazionale di appassionati melomani. Nel 2017 il titolo viene riproposto nell’edizione critica di Anders Wiklund per la Deutsche Rossini Gesellschaft in forma di concerto nella ottocentesca sala della Trinkhalle per la direzione del Maestro Gianluigi Gelmetti. Alla guida dei Virtuosi Brunensis, ben amalgamati tra le varie sezioni, il maestro romano offre una lettura attenta della partitura, che ne esalta le pagine più concitate con adeguato brio e leggerezza (sinfonia, finale primo), mentre riserva maggiore delicatezza e morbidezza a quelle più liriche (vedasi ad esempio l’aria di primo atto di Cristina “O ritiro che soggiorno – E’ svanita ogni speranza” e la cavatina di secondo atto di Eduardo “La pietà che in sen serbate”). Di buon livello la prestazione della Camerata Bach Choir, Poznan, cui l’autore riserva pagine narrative funzionali allo sviluppo delle varie scene; maestro del coro Ania Michalak. Nel ruolo della protagonista troviamo Silvia Dalla Benetta, cantante che specialmente negli ultimi anni ha frequentato sempre più assiduamente il repertorio rossiniano. Il soprano vicentino presenta un colore ideale per la partitura rossiniana e, grazie alla cura del fraseggio e alla perfetta dizione, ci lascia una interpretazione degna di nota. Particolarmente riuscite le fiorettature e le agilità ben sgranate, affrontate con grande souplesse vocale, specialmente nei duetti con Eduardo “In que’ soavi sguardi” e “Ah, nati è ver noi siamo”. Una notevole facilità nella salita all’acuto e il giusto accento patetico, ove richiesto, contribuiscono a creare la figura di una principessa svedese angelicata e fiera. Il personaggio di Eduardo è interpretato da Laura Polverelli: la sua interpretazione del generale svedese è ben riuscita grazie ad un colore ambrato e brunito e ad un timbro elegante. Ben a fuoco i passi di agilità nelle cavatine di primo e secondo atto; sapientemente ispirate le pagine più liriche, specialmente la scena del carcere di secondo atto. Il terzetto dei protagonisti si completa con Kenneth Tarver, nel ruolo di Carlo. Il tenore statunitense affronta con buona precisione e adeguato controllo del mezzo la non facile parte superando con buona disinvoltura anche i passaggi di agilità. Corrette le prove di Baurzhan Anderzhanov nel ruolo di Giacomo e di Xian Xu in quello di Atlei.