Spettacoli 2021

La Bohème (streaming)

La_Bohème_Torino_2021

Il Teatro Regio di Torino torna finalmente ad illuminare le tavole del suo palcoscenico e far riverberare la musica in sala dopo un silenzio durato fin troppo a lungo. L’occasione è l’anniversario de La Bohème, che proprio nella capitale subalpina ebbe la sua prima rappresentazione il 1° febbraio 1896, 125 anni fa. Dopo un guasto tecnico che ha impedito la diretta dell’opera nel giorno dell’anniversario si è potuto finalmente godere di questo delizioso allestimento all’insegna della tradizione, anzi della rievocazione.

La regia è di Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi, le scene a cura di Leila Fteita e la vera chicca sono i costumi a cura di Nicoletta Ceccolini che riprendono i bozzetti di Adolf Hohenstein realizzati per la prima assoluta.

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Alejandro Escobar, Coro

Sul podio della sempre splendida orchestra del Regio Daniel Oren che usa tutta la tavolozza dei colori orchestrali a sua disposizione per una lettura vivida, brillante e completamente in sintonia con solisti e coro (meritevolissimo di plauso anch’esso). A proposito dei solisti, pur tenendo conto di pregi e difetti della ripresa televisiva e per lo streaming che non consente la resa perfettamente fedele dei suoni, è evidente che siano tutti più che all’altezza di affrontare i ruoli loro affidati con disinvoltura e maestria. Il giovane ma ormai lanciatissimo Iván Ayón Rivas è un Rodolfo dal timbro ambrato e dall’emissione generosa (con qualche rara punta di sfrontatezza non esattamente di successo come nell’ultimo verso di “Che gelida manina”) che conquista facilmente cuore e simpatia oltre che orecchio.

Una prova di livello in tutti i sensi.

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Al suo fianco, una bella scoperta per chi scrive, Maria Teresa Leva, una Mimì solida, pacata ma vibrante, che emoziona e conquista per bellezza ed il controllo del suo strumento e la sintonia con il personaggio.La cinquina dei principali protagonisti è completata dall’azzeccatissimo Marcello di Massimo Cavalletti, ormai uno specialista del personaggio (e si sente), l’ottimo Colline di Alessio Cacciamani e l’elegante Schaunard di Tommaso Barea. Li affianca la Musetta spumeggiante di Hasmik Torosyan: il soprano ha una voce dal volume notevolissimo, volume su cui esercita un controllo magistrale, e buonissima omogeneità tra i registri, inoltre la regia non le ha richiesto una recitazione macchiettistica e fastidiosa, come spesso accade.

In effetti l’intero allestimento è improntato a naturalità e verosimiglianza.

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Iván Ayón Rivas, Maria Teresa Leva

Chiudono il cast l’ottimo Matteo Peirone, nel doppio ruolo di Benoît e Alcindoro, lo squillante Parpignol di Alejandro Escobar ed i bravi Franco Traverso e Desaret Lika (Venditore di prugne e sergente dei doganieri).Un allestimento delicato, a tinte pastello ma mai lezioso, eccellente omaggio per l’anniversario di questo capolavoro che fa un immenso piacere vedere messo in scena con tanta maestria in ogni suo ambito. L’auspicio ora è che il Regio non debba più fermarsi e che questo ritorno sulle scene significhi che le cose continueranno solo a migliorare (pandemia permettendo).




La Bohème
Opera in quattro quadri
Musica di Giacomo Puccini
Libretto di Giuseppe Giacosa and Luigi Illica
tratto dal romanzo Scènes de la vie de Bohème di Henri Murger

Mimì Maria Teresa Leva
Rodolfo Iván Ayón Rivas
Musetta Hasmik Torosyan
Marcello Massimo Cavalletti
Colline Alessio Cacciamani
Schaunard Tommaso Barea
Benoît e Alcindoro Matteo Peirone
Un venditore di prugne Franco Traverso
Parpignol Alejandro Escobar
Sergente dei doganieri Desaret Lika

direttore d’orchestra Daniel Oren
regia Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi
curatrice delle scene Leila Fteita
curatrice dei costumi Nicoletta Ceccolini
Bozzetti di Adolf Hohenstein per la prima assoluta al Regio custoditi dall’Archivio Storico Ricordi
pittore scenografo Rinaldo Rinaldi
luci Andrea Anfossi
maestro del coro Andrea Secchi
Orchestra e Coro Teatro Regio Torino
Allestimento del Teatro Regio Torino



Foto Ivano Coviello cortesia del Teatro Regio