
Inizia pertanto il progetto triennale del Teatro Ristori che proporrà due titoli d’opera, o meglio “dramma per musica” come veniva definito questo genere musicale al tempo, composta per il teatro, volto a valorizzare questo repertorio molto apprezzato nell’Europa del Nord, in Francia e in Austria, ma purtroppo ancora poco conosciuto in Italia, facendo una proposta artistica complementare ad altre programmazioni.
Eseguita in forma scenica al Festival di musica antica di Innsbruck nell’agosto del 2018, Semele, o sia la richiesta fatale prosegue il progetto di Claudio Osele e Le Musiche Nove dedicato alle serenate napoletane di Johann Adolf Hasse, iniziato con l’incisione per DHM/Sony del Marc’Antonio e Cleopatra, presentato in concerto anche al Musikverein di Vienna.

Rappresentata per la prima volta nell’autunno del 1726 – anticipando così l’omonimo handeliano di quasi diciassette anni Semele è uno dei momenti più alti del fecondo periodo napoletano di Hasse. Giunto ancora acerbo all’ombra del Vesuvio, qui completerà la sua formazione con n e ne ripartirà compositore acclamato e campione di quello stile galante che, dominando buona parte del secolo, porterà a Mozart. L’esecuzione si basa sull’ edizione di Claudio Osele del manoscritto conservato nell’ Archiv der Gesellschaft der Musikfreunde in Wien, unica fonte dell’opera di Hasse.
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